foto dal autunno

Questa foto dell´ottobre 2006 descrive molto bene il mio dilemma.

Cosa notate? Guardate il gelato! La mia amica bionda é magra di natura e in tutta la sua vita non ha mai dovuto contare le calorie o preoccuparsi di dimagrire. Puó mangiare quello che vuole e non ingrassa.

Io, al contario, ad ogni boccone venivo assalita dai sensi di colpa. Non riuscivo a godermi neanche una pallina di gelato e dovevo sempre trattenermi - perché volevo dimagrire. Peró queste continue privazioni non hanno portato a niente. Dipendeva tutto – oggi ne sono assolutamente sicura – dal mio metabolismo (dei grassi) pigro.

Zuppa di cavolo, digiunare o Dinner Cancelling come dieta

Dieta Dinner Cancelling

Col Dinner Cancelling (lett. cancellazione della cena) si rinuncia completamente ai cibi da una certa ora in poi a seconda del ritmo giornaliero. In questo caso il pasto serale. Tra l’ultima assunzione di cibo e la colazione del giorno dopo dovrebbero esserci, con questa dieta, un minimo di 14 ore. In questo modo viene data al corpo la possibilità di rigenerarsi durante la notte senza dover spendere energie per la digestione. Durante le 14 ore è permessa solamente l’assunzione di bevande senza calorie come acqua o the.

Molti esperti in scienza dell’alimentazione sconsigliano però di rinunciare alla cena quotidianamente. Per evitare che l’organismo si abitui al nuovo metabolismo, consigliano un Dinner Cancelling al massimo 4 giorni alla settimana.

I pro e contro di questa dieta:

  • Soprattutto la sera, con patatine, dolciumi o alcool, si assumono spesso calorie superflue. Ciò viene evitato con il Dinner Cancelling.
  • A causa dell’insolita rinuncia alla cena, in tarda serata si presenterà un forte senso di fame. Ciò può portare ad attacchi di fame incontrollati
  • Nelle zone del meridione la cena rappresenta il pasto principale della giornata e viene consumato nella maggior parte dei casi non prima delle 21. Questo però non ha nessun effetto negativo sul peso corporeo delle persone che vivono in quelle regioni.

Conclusione

Il Dinner Cancelling praticato qualche giorno alla settimana in combinazione con gli aminoacidi, rappresenta un’ottima combinazione. Anche perché gli aminoacidi contribuiscono notevolmente a far diminuire gli attacchi di fame (da lupo) alla sera.

Dieta della zuppa di cavolo

La più conosciuta e più vecchia è certamente la dieta della zuppa di cavolo. Promette un calo di peso di 5 kg a settimana.

Siccome il cavolo è difficile da digerire, per trasformarlo al corpo servono più calorie di quelle che si assumono con la zuppa. Inoltre, il cavolo ha la facoltà di mantenere il valore dell’insulina nel corpo a livelli molto bassi. Ciò dovrebbe servire a favorire la combustione dei grassi e a rendere più facile il dimagrimento.

Se la dieta della zuppa di cavolo o una qualsiasi altra dieta unilaterale viene seguita per un periodo molto lungo, si presenta sempre il pericolo di un deficit di sostanze nutritive. Nel caso della dieta della zuppa di cavolo i nutrimenti che si assumono sono veramente pochi, specialmente i cibi contenenti proteine (pesce, carne o prodotti caseari) mancano del tutto. In questo caso il pericolo è che il corpo prenda l’energia dalla massa muscolare. Il consumo di energia sarà minore e aumenterà il rischio del temuto effetto jo-jo.

Dieta del digiuno

Come già detto a proposito della dieta della zuppa di cavolo, la rinuncia agli alimenti solidi porta alla demolizione delle proteine muscolari – specialmente nella muscolatura dello scheletro e del muscolo cardiaco. Ciò si nota specialmente nelle persone in leggero sovrappeso perché, durante la dieta-digiuno, perdono più massa corporea magra rispetto a coloro che sono molto in sovrappeso.

Siccome a causa del digiuno viene demolita soprattutto la massa muscolare questa dieta risulta estremamente inadatta per dimagrire, inoltre quando si ritorna ad un’alimentazione normale porta molto presto all’effetto jo-jo.

Liposuzione invece di una dieta

Con la procedura chirurgica dell’aspirazione del grasso (Liposuzione) si possono togliere, in modo permanente e da qualsiasi parte del corpo, gli accumuli di grasso presenti sotto la pelle.

La liposuzione non è però un’alternativa comoda rispetto alla dieta e non è un metodo per la cura dell’obesità. Si ricorre ad essa solo in caso di anomalie nella distribuzione del grasso e per la correzione di zone problematiche che non possono essere modificate con la dieta e con lo sport.

Il problema però è che il numero e la distribuzione delle circa 35.000 cellule di grasso presenti nel corpo viene stabilito geneticamente. Questi parametri non si modificano nemmeno con un sensibile calo di peso. Le cellule di grasso si gonfiano quando si aumenta di peso e si riducono proporzionalmente quando lo si perde. Quindi se dalla parte trattata sono state tolte delle cellule, potranno crescere solo le cellule di grasso rimaste. Ma il corpo continuerà nonostante ciò ad accumulare tutte le calorie assunte in eccesso. Se questo non sarà più possibile nelle zone trattate allora il corpo troverà altre zone problematiche dove depositare i cuscinetti di grasso.

La liposuzione non ha senso se non si cambia contemporaneamente anche il modo di alimentarsi. Altrimenti si formeranno depositi di grasso in altre zone, spesso molto sgradevoli, come il collo, la schiena o anche nel viso. In più c’è la possibilità che con ogni liposuzione possano presentarsi complicazioni estetiche o chirurgiche.

 

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